Scopriamo perché Investire in ETF Conviene e come far si che il nostro investimento possa garantirci un discreto profitto senza incorrere in spiacevoli investimenti sbagliati.
Nascita degli ETF
Dai primi anni 90 si è cominciato a Commercializzare con gli ETF in America, e dal 2002 anche in Italia hanno cominciato a prendere piede. Negli ultimi 10 anni si è però cominciato ad Investire in ETF in modo massiccio facendo aumentare la loro popolarità tra gli investitori e rendendo il mercato di questi prodotti sempre più complesso.
Questi Fondi Comuni di Investimento nacquero per aggregare Gruppi di Investitori che non avendo conoscenze e tempo di Investire in Azioni e potessero quindi partecipare agli investimenti proporzionalmente al capitale investito.
Il primo Fondo Comune nasce nel 1774 e lo si attribuisce ad un mercante olandese che sfruttò la crisi di Amsterdam del 1773 dove la mancanza di liquidità non permetteva investimenti. Il suo investimento si basava sulla Diversificazione di Attività Produttive in tutta Europa nelle quali potevano accedere agli utili tutti gli investitori anche con Piccoli Capitali Investiti. Ad oggi detiene ancora il record come investimento più longevo (120 anni).
Nel 1924 nacque in massachusset un altro Fondo di Investimento Flessibile, ma solo nel 1987 veri e propri ETF cominciarono ad essere utilizzati dalle masse di investitori, che li cominciarono a preferire ai Fondi Chiusi.
Con il Crollo della Borsa dei primi anni 90 si cominciarono a creare diversi Fondi di Investimenti Aperti con quote di partecipazione minime più o meno onerose aprendo la strada alla commercializzazione sul mercato di innumerevoli tipi di ETF.
Cosa sono gli ETF
L’universo degli Investimenti comprende una miriade di possibilità potendo sfruttare anche gli investimenti dell’Internet Banking. Proprio grazie agli Investimenti Online ormai chiunque può comprare o vendere ogni cosa sulle piattaforme Online.
Ecco che spuntano tra i tanti gli ETF, ovvero forme di Risparmio Collettivo di tipo passivo. Gli ETF sono sostanzialmente fondi comuni che basano il loro valore rispecchiando l’andamento di un mercato o di una determinata Materia Prima.
Gli ETF sono veri e propri Strumenti Finanziari che vengono scambiati in Borsa con continue negoziazioni con lo stesso funzionamento delle Azioni. Il Valore degli ETF cambia quindi in continuazione durante le contrattazioni di giornata. Questi Fondi Comuni a Gestione Passiva si uniformano automaticamente ai valori dell’indice di riferimento, in questo modo non ci si dovrà porre il problema del ribilanciamento.
Il lavoro della società che gestisce un ETF sarà di comprare o vendere le quote del Fondo di Investimento a seconda della variazione dell’indice. Solitamente si cerca di non superare lo Scostamento dall’Indice del 2%.
Una cosa importante da sapere è che gli ETF hanno un patrimonio separato e autonomo da quello dell’emittente, ciò rende questo tipo di investimento molto più sicuro rispetto agli altri nei quali il fallimento di una società comporterebbe la perdita di buona parte del Patrimonio dell’ETF e quindi dell’investitore.
La gestione di questi fondi permette di non avere commissioni di uscita o ingresso e commissioni di gestione annue sostanzialmente molto basse, nell’ordine dell’ 0,09% – 1,5%, da pagarsi proporzionalmente al tempo di durata dell’investimento.
Come quasi ogni Fondo di Investimento gli investitori hanno diritto ai Dividendi dell’ETF, o pagati a intervalli periodici ( ETF a Distribuzione ) oppure reinvestiti nel Fondo ( ETF ad Accumulazione )
Tra i vari tipi di fondi comuni oltre agli ETF classici possiamo trovare gli ETF Corti e gli ETF a Leva per chi volesse fare Speculazione in Borsa giornalmente.
Per importi superiori al milione di Euro si deve passare obbligatoriamente per un Market Maker operando fuori dal mercato, mentre per importi inferiori si può agevolmente operare direttamente sul Mercato di Borsa.
Differenza tra ETF long e short
Molti investitori in erba non conoscono Differenza tra ETF long e short, credendo erroneamente che siano fondi basati su tempi lunghi e corti. Niente di più sbagliato.
Quando si parla di ETF Long si intendono generalmente fondi dove si tende a Operare in Leva, o anche detta Marginazione. Sostanzialmente in questi Fondi di Investimento in Leva si sfrutta il Rialzo dei Titoli, cercando di acquistare ad un prezzo il più basso possibile e rivenderlo poi ad un prezzo maggiore.
Con ETF Short si opera nei Titoli allo Scoperto e si tende a sfruttare il Ribasso dei Titoli. Sostanzialmente si prova a vendere allo Scoperto dei Titoli ad un alto Prezzo per riacquistarli ad uno basso in seguito. Si deve calcolare la Commissione da pagare all’intermediario per il prestito. Nella scelta dell’Investimento Short si ha un guadagno effettivo se si resta in profitto anche dopo aver sottratto le Commissioni del Broker.
Non c’è quindi nessun collegamento alla durata dell’investimento, una Long può avere una durata minore di una Short.
Sono solo le scelte oculate nel decidere Dove Conviene Investire, che necessitano di un controllo dell’andamento della borsa frequente per determinare il momento migliore di compra/vendita, a determinare il risultato del nostro investimento.
In tutti gli Investimenti in Borsa, anche se eventualmente contenibile, vi è un rischio di perdita. Solamente con un monitoraggio frequente del mercato e una buon Software Analisi Tecnica si potrà determinare se scegliere l’opzione Short o Long su un Titolo o l’altro.
Qual’è la Differenza ETF ETC
La Sigla ETF è l’acronimo di Exchange Traded Funds, ed hanno principalmente 2 caratteristiche. La prima è che si negoziano in borsa replicando un Benchmark con una gestione del tutto passiva. La seconda è che hanno un patrimonio rispetto alla societa gestisce l’amministrazione, la gestione e l’attività di costituzione completamente separato.
Con la Sigla ETC si intende Exchange Traded Commodities, ovvero strumenti finanziati che si emettono direttamete sull’investimento fatto dall’emittente. Il loro andamento è legato direttamente all’andamento della materia su cui si basa l’investimento.
ETF e ETC vengono entrambi negoziati nella borsa replicando un sottostante specifico, ma gli ETC non sono Oicr come gli ETF. I Fondi ETC sono proptio titoli che una società emette in base ad un investimento indiretto o diretto di materie prime. Sono quindi associabili a Strumenti di Debito, che si associano ad un collateralee si possono avere investimenti su una materia prima singolarmente, cosa che in un ETF non è prevista dal suo regolamento, ma deve avere una certa diversificazione.
Differenza tra Fondi e ETF
Anche se all’interno di questo articolo i termini Fondi e ETF sono atati spesso associati, sono entrambi fondi di investimento, vi è una certa differenza tra i Fondi Comuni di Investimento e gli ETF veri e propri.
Cerchiamo di capire se Conviene Investire in Fondi.
Entrambi, Fondi Comuni e ETF, si basano sul delegare l’Investimento del Proprio Capitale ad un investitore comune (istituzionale). Tutti e 2 i tipi di Fondi di Investimento raccolgono i capitali di Invstitori Privati e si occupano della Gestione Finanziaria del Patrimonio Collettivo.
La Differenza tra Fondi e ETF sostanzialmente è che i secondi, come abbiamo già a spiegato, vengono Quotati in Borsa e sono a gestione passiva replicando l’andamento di una materia prima di riferimento, mentre i primi hanno una Gestione Attiva dell’Investimento e sono fatti direttamente su una determinata materia.
Capita sovente che in caso di perdita, gli ETF riescano a ammortizzare meglio il mancato profitto.
Un altra differenza sono i costi di gestione, poichè gli ETF non hanno costi di Entrata o uscita dall’investimento, ma solo una commissione annua, e riescono quindi ad essere meno dispendiosi per gli investitori.
I Costi di Fondo comune di Investimento da tenere in considerazione invece sono:
- Le Spese di Sottoscrizione al Fondo;
- Spese di Incentivo ( quando il Fondo di Investimento sorpassa una certa soglia predefinita);
- Le Spese di Gestione;
- Commissioni della banca depositaria, ovvero dove i titoli del Patrimonio del Fondo Comune di Investimento sono custoditi.
Per quanto riguarda le Spese di Gestione del fondo si può approfittare del fatto che siano divise tra i Partecipanti all’Investimento che posso cosi risparmiare almeno sulle Commissioni.